(Capitolo 2,La Musica, I Suoni e La Loro Denominazione) Il Pentagramma e i Tagli addizionali

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Capitolo 2  La Musica, I Suoni e La Loro Denominazione Il Pentagramma e i Tagli addizionali Si chiama  pentagramma l'unione di cinque linee orizzontali e di quattro spazi Su di esso sono scritte le note, le quali, secondo il posto di cui esse occupano, rappresentano la gravità o l'acutezza dei suoni corrispondenti. Le linee e gli spazi si contano dal basso verso l'alto: Ora vediamo come si chiamano le note sulle linee e quelle sugli spazi prendendo in riferimento la chiave di Sol Note sulle linee Quindi sulle linee abbiamo le note: Mi Sol Si Re Fa Note sugli spazi Quindi sugli spazi avremo le note: Fa La Do Mi I Tagli Addizionali L'uso dei tagli addizionali sorse dalla necessità di rappresentare i suoni che per la loro acutezza o gravità superano l'estensione della nona contenuta nel pentagramma. essi, in sostanza, servono ad aumentare, solo ogni volta che si sia reso necessario, il numero delle linee e d...

(Capitolo 1 Il Suono e i Suoi Parametri) Suoni e Rumori


       CAPITOLO 1
IL SUONO È I SUOI PARAMETRI
  • Suoni e rumori
La musica è detta arte dei suoni
Il suono è prodotto dalle vibrazioni di un corpo elastico ( la corda di un pianoforte o un violino,la membrana di un tamburo,le corde vocali ecc.).
Queste vibrazioni, propagandosi, determinano alternativamente delle compressioni e delle rarefazioni che si diffondono in aria sottoforma di onde di pressione e onde acustiche.
Il numero delle vibrazioni prodotte è calcolato al secondo e il numero delle vibrazioni in un secondo è detto frequenza.
L'unità di misura della frequenza è l' Hz,abbreviazione di "Hertz" ( cognome del teorico Heinrich Hertz (1857-1894) al quale si deve la scoperta della propagazione delle onde elettromagnetiche nello spazio).
La figura che segue rappresenta un'onda sonora
Sul piano cartesiano, nella linea orizzontale (ascissa o asse x) viene rappresentato, da sinistra verso destra, lo scorrere del tempo. La linea verticale (ordinata o asse y) indica, invece i livelli di pressione dell' onda stessa.
Il settore del grafico in cui l'onda si innalza , viene detto cresta ; in cui si abbassa si dice Valle.
tra due creste, e due valli si ha un'onda completa.
La distanza tra due creste, sull' asse delle X, viene chiamata lunghezza d'onda . La lunghezza dell'onda è in relazione con l'altezza del suono.
La distanza tra l'asse e la cresta dell'onda, invece, costituisce l'ampiezza dell'onda stessa che rappresenta,come vedremo,l'intensità del suono
L'orecchio umano è in grado di percepire suoni prodotti da 16 a 16000 Hz gli ultrasuoni.
In musica si utilizzano i suoni prodotti da una frequenza minima di 27,5 Hz ad una massima d i4186 Hz ( estensione del pianoforte), in quanto i suoni oltre questi due limiti risultano poco piacevoli a udirsi.
I suoni in Musica si suddividono in determinati, classificabili come suoni gradevoli al nostro orecchio, corrispondenti alle note e alla loro piacevole combinazione, e indeterminati,identificabili con quelli che comunemente chiamiamo rumori.
La musica da tempo immemorabile è costituita da suoni determinati, ordinati e piacevoli a udirsi.
Nel 1681 il compositore e teorico tedesco Andreas Werchmeister (1645-1706) ideò la suddivisione dell'ottava (Do,Re,Mi,Fa,Sol,La,Si,Do) in 12 semitoni, che pongono i suoni dell' ottava stessa alla medesima distanza l' uno dall'alto. L'ordinamento dei suoni in questo modo costituisce il sistema temperato, utilizzato ancora oggi dai compositori nel mondo occidentale.
  • Musica e Rumori
La distinzione in base a cui i suoni sono piacevoli a udirsi mentre i rumori corrispondono a suoni fastidiosi oggi non è più accettata, sia perché è più tosto soggettiva, sia perché attualmente i compositori utilizzano nelle loro opere musicali le più svariate e fantasiose combinazioni di suoni di tutti i tipi, determinanti e indeterminati.
Anche alcuni strumenti musicali tradizionali sfruttano, invece dei suoni determinati, suoni indeterminati.Come, per esempio, il tamburo, le nacchere, il gong.
Luigi Russolo, musicista del Novecento appartenente alla corrente futurista, nel 1913 inventò addirittura uno strumento chiamato intonarumori , in grado di produrre una serie di rumori utilzzabili in orchestra.
Attualmente, grazie all' applicazione dell' informatica alla musica , con un strumento elettronico i musicisti possono ottenere qualunque suono o rumore.

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